Antonio Prete sarà protagonista di tre incontri al Festivaletteratura che si apre oggi a Mantova.
Oggi 4 settembre 2019, alle 17, alla Casa del Mantegna, con Vittoria Facchini. Una mano racconta.
Conosciamo Antonio Prete come studioso e poeta ed è quindi una novità assoluta vederlo protagonista di questo laboratorio ispirato a una favola da lui scritta, e ancora non pubblicata in italiano, La bambina e la luna. E le immagini? Come può esistere un libro per bambini senza immagini? Con l'aiuto dell'illustratrice Vittoria Facchini, i partecipanti aiuteranno il narratore a dare un volto, un colore, il segno di un gesto, un luogo ai personaggi della storia. Non solo la voce, ma anche le mani racconteranno.
Venerdì 6 settembre 2019, alle 21:30, al Conservatorio di Musica Lucio Campiani - Auditorium. Voci dal novecento.
Alcuni ospiti del Festival prestano la voce a poeti "dimenticati" del nostro Novecento. Insieme costruiscono un percorso di testimonianza di autori, testi, parole fondanti di Gesualdo Bufalino, Alberto Cappi, Luigi Di Ruscio, Daria Menicanti, Remo Pagnanelli, Fabrizia Ramondino, Beppe Salvia, Giovanna Sicari.
Domenica 8 settembre, alle 10:00, al Conservatorio di Musica Lucio Campiani - Auditorium, con Massimo Raffaelli. La poesia insegna il necessario.
Che la letteratura sia soprattutto amore per la lingua, Antonio Prete lo ha dimostrato nel corso della sua carriera di insegnante, critico letterario, narratore, poeta e traduttore, dedicandosi con pari sensibilità artistica alle parole proprie e altrui. In occasione dell'uscita della raccolta Tutto è sempre ora, Prete si rimette sulle tracce dei suoi maestri: la folle espressività di Charles Baudelaire, il "vocable" di Edmond Jabès, l'intensità dolorosa di Giacomo Leopardi, la visionarietà di Yves Bonnefoy, la temporalità intima di Mario Luzi. Un dialogo virtuale con i grandi del passato, arricchito dai materiali offerti dall'archivio di Festivaletteratura e dalla presenza dell'amico critico Massimo Raffaeli.