Carlo Boccadoro, Analfabeti sonori

Ormai non mi sorprende più lo sguardo di perplessità che appare sul viso delle persone che incontro per la prima volta, quando dico loro che la mia professione è quella di compositore. L'idea che qualcuno possa decidere di passare la maggior parte della sua vita a scrivere puntini neri sopra un pentagramma (nel mio caso con carta, matita e gomma ma nella maggior parte dei casi sullo schermo di un computer) non sembra corrispondere a quello che molte persone ritengono sia una professione degna di questo nome.