
Andrea Pomella su Doppiozero riflette sull'Indulgenza.
"In una famosa scena del film Io e Annie di Woody Allen, il comico televisivo newyorkese Alvy Singer è in coda all’ingresso del cinema con Annie Hall, la ragazza interpretata da Diane Keaton con cui ha una relazione. Mentre i due discutono dei loro problemi di coppia, Alvy è disturbato dalle chiacchiere di un uomo in fila dietro di loro. Nel doppiaggio italiano l’uomo dice: “Ho visto l’ultimo di Fellini nei giorni scorsi, non è uno dei suoi migliori. È mancante di strutture coesive, si ha la sensazione che non sia del tutto sicuro di quello che vuole dire. Oddio, io l’ho sempre definito essenzialmente un grande tecnico del cinema. D’accordo, La strada era un buon, grandissimo film…”. Alvy si lamenta: “Io sento che mi sta per venire un colpo”. “Beh, smetti di ascoltarlo”, gli suggerisce Annie. “Smetti di ascoltarlo? Mi strilla le sue opinioni nelle orecchie!”. L’uomo nella fila riprende il suo estenuante monologo: “Mettiamo ad esempio in Giulietta degli spiriti, o nel Satyricon, io lo trovo incredibilmente… indulgente. Veramente, uno degli autori più indulgenti”. “La parola chiave è indulgente”, puntualizza uno scocciatissimo Alvy."