È quello che anch’io vorrei essere capace di fare quando Agnese mi coglie a tradimento nel sonno. Quando svesto la corazza che mi sostiene durante la veglia e mi disarticolo sul letto in uno scarabocchio alcolico. Quando anche il rancore si intorpidisce e i rimorsi scorrazzano come cani randagi in un pollaio. Quando il suo sorriso da eterna quattordicenne appare in fondo a un sogno scorsoio che strangola qualunque speranza di redenzione.