Oltre le usate leggi
Una lettura del «Decameron»
ISBN: 9788806242428
editore: Einaudi
anno: 2019
pagine: 272
Un libro che restituisce leggibilità e piacere a un'opera cosí varia, affascinante e ricca di dirompente vitalità come il Decameron.
«Nell'avvicinare un classico della letteratura italiana mi propongo, e vi propongo, da un lato uno sforzo per restare continuamente conformi alla lettera del testo e dall'altro di praticare, nel corso della lettura, l'esercizio di una ragionevole e controllata eterodossia... Quello che mi auguro, in ogni caso, è che al termine delle nostre ricognizioni vi sarete familiarizzati con la voce di Boccaccio e avrete imparato a riconoscerne il timbro, le sfumature, la "grana" piú sottile, perché allora sarete in grado di procedere da soli e di leggere e rileggere (senza la stampella di traduzioni o riscritture) un'opera, nata sul crinale tra il medioevo e il Rinascimento, che a distanza di tanto tempo continua a trasmettere ai suoi lettori un senso di vitalità debordante ed euforica»
Il Decameron – secondo Michail Bachtin – è il primo tra «i grandi capolavori della letteratura» in cui si afferma «il riso, nella sua forma piú radicale e universale», che ingloba «il mondo intero» e che si stacca dalle «lingue popolari per fare irruzione nella letteratura e nell'ideologia di rango elevato». Questo libro costituisce il tentativo, a distanza di secoli, di ascoltare quel «riso» a volte soffocato, a volte soltanto oscurato da successive forme di censura e dall'accumulo della letteratura secondaria. A un simile scopo si è resa necessaria l'adozione di alcuni principî: non staccarsi mai dalle parole del testo; utilizzare una scatola di arnesi volutamente leggera; esplicitare in ogni occasione la parzialità dell'angolo di lettura prescelto; attenersi, infine, a un suggerimento di Nietzsche e leggere lentamente, senza mai esitare di fronte alla necessità di tornare sui propri passi. Preceduto da vari corsi universitari, il libro ne ha conservato deliberatamente traccia. Con un'implicita e qui reiterata scommessa: restituire leggibilità e piacere a un'opera cosí varia, affascinante e ricca di dirompente vitalità come il Decameron.