Andrea Pomella ha vinto il Premio Napoli 2019. La motivazione della giuria che ha ammesso L'uomo che trema in finale è la seguente:
“L’uomo che trema” di Andrea Pomella, Einaudi
Se è vero che leggiamo romanzi per dilatarci attraverso i pensieri ed i racconti altrui, Andrea Pomella con L’uomo che trema offre al lettore l’occasione di ingrandirsi parecchio, perché ci narra il racconto di un’anima reale, messa completamente a nudo – come sarebbe la nostra in una situazione simile – a causa di una vasta, lunga e profonda depressione. La storia è in forma di autobiografia di un segmento di vita vissuta, ricordata, esplorata nel detto e nel taciuto, nel visibile e nel nascosto. Un tuffo, insomma, in una persona che potremmo essere noi.
In più Pomella ci mette, al di là ma al servizio del contenuto, una lingua chirurgica, scorciata e diretta che va sempre per la via più breve al punto. Non pratica le ombre, ma il taglio netto è questo aiuta la lettura facendola scampare al rischio del gratuito e all’eccesso di colore. C’è insieme, insomma, l’immediatezza e la distanza che la materia pretende se è vero, prendendolo dal testo, che la depressione è il guardare la vita da una tale distanza che tutto si perde tranne un irrilevante puntino, proprio te stesso con l’ infinita quantità di irrinunciabili dettagli.